Chi non associa gli spinaci all’immagine del cartone animato “Braccio di ferro”?
Se da un lato questa è stata una delle operazioni di marketing più riuscite alla fine degli anni ’20, che influì molto sulla diffusione del “prodotto” negli Stati Uniti e non solo, dall’altro sembra aver alimentato per generazioni intere una falsa credenza: il presunto alto contenuto di ferro in questo vegetale.
All’origine del mito parrebbe ci sia stato un banale errore scientifico: all’interno di una ricerca sulle proprietà di alcuni vegetali venne erroneamente tralasciata una virgola nel dato relativo al contenuto di ferro presente negli spinaci (34 invece di 3,4 mg per 100 g) ripreso poi su un’etichetta di una scatola alimentare.
Il ferro è il minerale più abbondante del nostro organismo e gioca un ruolo decisivo nella formazione dei globuli rossi. Questo minerale è presente negli alimenti in due forme chimiche: una più facilmente assimilabile (ferro-eme), contenuta in abbondanza negli alimenti di origine animale; una meno assorbibile (ferro-non eme) presente nei vegetali.
Oggi sappiamo che del ferro contenuto negli alimenti non importa tanto la sua quantità assoluta, ma quello che bisogna considerare è la sua biodisponibilità, cioè la quantità che il nostro organismo effettivamente riesce ad assimilare.
Braccio di ferro non aveva del tutto torto: gli spinaci hanno effettivamente un buon contenuto di questo oligoelemento rispetto ad altri alimenti, ma di origine vegetale e dunque poco assorbito e utilizzato dall’organismo umano.
La quantità di ferro che introduciamo giornalmente è sovente limitata, poiché è contenuto in una grande varietà di alimenti, ma in quantità molto piccole. A tal proposito occorre seguire un’alimentazione il più varia possibile con un consumo idoneo di carne, pesce, uova, legumi che sono gli alimenti con la più alta concentrazione. Importante ricordare che la vitamina C di cui sono ricchi gli agrumi, facilita l’assorbimento del ferro: quindi aggiungere al condimento delle verdure, o sulla carne e pesce il limone aumenta la biodisponibilità di questo minerale.
Ad ogni modo mangiar spinaci fa bene a prescindere dal loro contenuto in ferro e la cucina italiana li impiega in tante preparazioni diverse crudi o cotti, soprattutto in questa stagione: quindi largo alla fantasia ai fornelli ma occhio ai luoghi comuni che circondano l’alimentazione.
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